Quando i ruoli si invertono spesso le emozioni traspaiono in modo diverso in maniera più vera e naturale; il personaggio di oggi di solito è abituato a raccogliere pareri e sensazioni ma per questa volta passa dall’altra parte, davanti al microfono! Marco Taccucci oggi ci racconterà gran parte della sua carriera da giornalista sportivo.
Marco da quasi venti anni tratta di calcio, soprattutto del Perugia, ha vissuto tutte le vicissitudini della storia recente della società e le gioie e dolori di una grande comunità di persone di diverse generazioni e lo ha fatto raccontando il tutto in prima persona.
Ore 19.30 finisce il tg della sera, Marco esce dallo studio di Umbria Tv e ci riceve subito nella sala riunioni; nonostante la lunga giornata lavorativa ci accoglie con un sorriso e poi subito inizia una conversazione bella e vera dalla quale traspare la passione che ha per il suo lavoro e l’attaccamento alla maglia biancorossa.
“Sono 19 anni che seguo il Perugia, ho iniziato al primo anno di Serse Cosmi anche se il primo servizio l’ho fatto nello spareggio contro il Torino a Reggio Emilia: mi venne l’idea di fare una cosa atipica e cioè quella di seguire la partita dalla curva dei tifosi del Perugia andando in giro a raccogliere emozioni e pareri durante la gara. A mio favore di sicuro il fatto che la partita fu un susseguirsi di emozioni e terminò con la sequenza dei calci di rigore proprio sotto il settore dove ero io! A mio sfavore invece il dover stare per ore con una telecamera di 20 anni fa e quindi enorme e pesante sotto un sole incredibile e 40°gradi!”
Ma facciamo un passo indietro… Dove nasce la passione per il calcio e per le telecronache?
“Da bambino mi divertivo a fare le telecronache davanti al commodor 128 e simulavo finali scudetto, finali di Champions immaginandomi le partite: protagoniste sempre le mie due squadre del cuore e cioè il Perugia e la Fiorentina! Ho ereditato la passione per la Fiorentina da mio padre, grandissimo tifoso dei viola mentre il Perugia me lo fece scoprire mio zio che abitava proprio accanto a me!”.
LA PILLOLA
…“Nella notte di Wolfsburg il Perugia vinse contro una squadra fortissima e conquistò un trofeo internazionale come la Coppa Intertoto. Il sabato successivo, in una discoteca, la gente mi fermava e mi riconosceva identificandomi come testimone e portavoce di un’impresa…”…
Come è iniziata la tua carriera da giornalista/ telecronista?
“Come tante cose nella vita: in maniera casuale mio padre faceva il parrucchiere e io stando in quell’ambiente conoscevo tante delle persone che venivano… Era il 1996 e un giorno un cliente, a cui avevo espresso il mio desiderio di fare il telecronista, mi disse se ero interessato la domenica successiva a sostituirlo come inviato di una partita di Eccellenza regionale a Spello, dove abitavo e abito.
Non me lo feci ripetere e mi presentai puntuale allo stadio pronto per collegarmi telefonicamente con Radio Subasio! Saggiai subito le mie capacità perché all’epoca non essendoci i cellulari per rispondere alle chiamate dovevo recarmi alla cabina telefonica pubblica… Il problema era che la più vicina era dietro gli spogliatoi, dove di fatto tutto si vedeva tranne il campo da gioco! Dovetti ricorrere alla mia fantasia come quando ero bambino immaginandomi azioni live e riportando quello che era accaduto fino a quando ero in grado di seguire la gara”.
Veramente curiosa come cosa… E poi cosa successe?
“Ricevetti la chiamata dal Presidente della radio, Settimi, evidentemente soddisfatto e colpito del mio operato, che mi propose di andare la domenica successiva a seguire come corrispondente la partita più importante del campionato: Ellera – Foligno”. Da lì non saltai più un sabato o una domenica e iniziai a fare servizi dai campi anche televisivi per Silvano Baccarelli”.
Una volta a Umbria Tv poi tante partite e trasferte:
“Ho iniziato a girare l’Italia in lungo e in largo andando a fare le telecronache del Perugia, vado orgoglioso di aver dato la possibilità a tanti tifosi del grifo di essere partecipi alle gesta della squadra della città, specie quando il Perugia era finito nel dimenticatoio della Serie D dopo il fallimento. Non c’era più interesse nazionale sulla squadra e decisi di aprire un canale YouTube dove mandare in onda le partite”.
Momenti più emozionanti da telecronista?
“La notte di Wolfsburg dove il Perugia vinse contro una squadra fortissima conquistando un trofeo internazionale come la Coppa Intertoto che permise l’accesso alla Coppa UEFA!!! Ero giovanissimo e fu davvero bello poter essere la voce di quella impresa storica anche se capii l’importanza di quello che avevo fatto solo dopo quando, il sabato successivo, in una discoteca la gente mi fermava e mi riconosceva identificandomi come testimone e portavoce di un’impresa…
Sinceramente quando ero in postazione pensavo solo a fare bene il mio lavoro, lo stadio era mezzo vuoto e mai avrei immaginato che stavo per vivere un momento unico della società Perugia calcio!
Altri appuntamenti ricchi di adrenalina ben più recenti sono state le telecronache contro Ascoli e Frosinone: partite fondamentali con le quali il Perugia è tornato in Serie B”.
E oggi di cosa va fiero Marco Taccucci?
“Del mio blog Grifotube a cui dedico tanto tempo e poi di sicuro della trasmissione Grifo Ricordi! Incontrando tanti ex del Perugia mi sono emozionato tantissimo, ripercorrendo tappe importanti vissute prima da bambino e tifoso, poi da giornalista sportivo.
Tutte le 30 puntate (ne mancano 2 al termine della stagione) mi hanno dato tanto, mi sono commosso con Fabrizio Nofri, bella e toccante anche quella con Massimo De Stefanis: non pensava che ancora a Perugia si ricordassero di lui e invece è stata una delle più seguite e ne ero sicuro perché è stato un idolo indimenticabile con le sue punizioni micidiali!
Un’altra cosa di cui sono soddisfatto è la mia collaborazione con SKY Sport 24 iniziata già da tempo come corrispondente, stabilendo di fatto un ponte lavorativo anche con Umbria TV”.
Telecronaca e puntate di ricordi… c’è differenza?
“Le telecronache sono attualità e raccontare fatti che stai vivendo con i picchi emozionali dei gol oppure delle vittorie… Fare invece una serie di puntate come Grifo Ricordi è un rivivere emozioni e quindi c’è pure il coinvolgimento che scaturisce dai tuoi ricordi che vanno a mescolarsi con quelli dell’intervistato e ne viene fuori un concentrato fantastico! In più curando ogni cosa: dalla scelta del personaggio al montaggio, la puntata prende esattamente la via che la mia mente immagina”.
Invece la piccola esperienza da Speaker allo stadio “Renato Curi” come è stata?
“Bellissima, ho fatto quattro partite ma sono state per me davvero memorabili: da speaker devi essere bravo a capire e comunicare con un intero stadio, il momento del gol è di una palpitazione unica! Mi piace lasciare libero il boato del pubblico non andando a coprirlo con la mia voce e poi appena passata la massima euforia… Ricaricare l’ambiente acclamando il goleador con tutto lo stadio che scandisce il suo nome. Ho avuto anche il privilegio di farlo durante Perugia – Ternana della passata stagione… Un derby dal sapore amaro invece l’ho vissuto da telecronista per la morte di Osvaldo Neri, tifoso del grifo che ci ha lasciato proprio durante un derby di due anni fa.
Sono stati attimi tragici e veramente toccanti, comunicare la sospensione della partita e ricorderò per sempre quella gara come la vittoria della sportività dove anche una rivalità storica e forte come quella tra i grifoni e le fere è stata messa da parte per stringersi nel dolore e nel rispetto”.
Ma cosa fa Marco nel suo tempo libero?
“Non ne ho tanto a dire il vero… Ho un bellissimo labrador di nome Kyra a cui sono molto legato! Non rinuncio alla mountain bike con la quale spesso vado all’avventura in mezzo alla natura e al running, che mi ha portato fino a New York a correre la famosa maratona con il compianto amico Leonardo Cenci! Da poco ho anche scoperto il trail running e cioè la corsa nei boschi: non sono più un giovanotto e qualche acciacco ce l’ho, ma non voglio darmi per vinto!”.
Negli studi di Umbria TV ormai non c’è più nessuno, si spengono i riflettori su un’altra giornata ricca di notizie e avvenimenti… E’ stato bello parlare con Marco che il calcio lo ha vissuto e lo vive, seppur con compiti diversi da un calciatore o un allenatore, mettendoci la stessa passione e professionalità che spinge tutti gli “uomini del calcio” a sacrificare ogni weekend per diffondere emozioni e nel suo caso anche informazioni ai tanti appassionati che sognano e soffrono per la squadra del cuore…
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LE COORDINATE DI MARCO TACCUCCI:
Marco Taccucci, nato ad Foligno (PG) il 20 Ottobre 1973. E’ iscritto all’albo dell’Ordine dei giornalisti dal 2004.
PALMARES:
– PREMIO NESTORE 2016 – Premio Sandro Ciotti
CARRIERA
- Capo ufficio stampa presso Festival del calcio Firenze
- Collaboratore Sky Sport 24
- Redattore Grifotube
- Giornalista Presso Umbria TV
Una grande persona seria ed intelligente come pochi
Disponibile e amante del PERUGIA
Continua così MARCO…sei grande u unico in quello che fai
Marco è un grande uomo e professionista grazie del commento che condividiamo alla grande!
Io ho avuto modo di conoscerlo una Domenica in un ristorante di Palermo località ( Sferracavallo) diversi anni fa, una persona meravigliosa ed è nata una sincera amicizia. Quando lui viene a Palermo per le telecronache ci vediamo sempre…..in parole povere sono fiero d’averlo come amico.
Anche per noi una grande persona è un grande amico