Massimo Bonini rappresenta per me il più grande esempio di come deve essere un uomo prima e calciatore poi. La persona che nel mondo del calcio mi ha stupito di più per umiltà, spessore umano e positività!
Abbiamo fatto due estati insieme all’Eurocamp di Cesenatico (FC) ed è nata subito una bella stima reciproca che si è trasferita anche fuori dal contesto professionale.
Lui davvero ha vissuto ed è stato la colonna portante nascosta della Juve più forte di sempre, ha vinto tutti i trofei per club, tranne la coppa Uefa! Lui con Tardelli e Platini formava il centrocampo di quella magica Juventus ed era anche molto rispettato e stimato dalla famiglia Agnelli!
Arrivava al campo mattiniero e portava una ventata di entusiasmo; non l’ho visto una mattina giù di tono o abbacchiato. Gli allenamenti con lui al mio fianco si trasformavano da normale attività estiva a ritiro pre-campionato di Serie A, con il suo carisma e il suo trascorso… Poi le battute e i racconti a pranzo nella mensa del camp, con centinaia di ragazzi e lui a cercare un posto per noi, prendere caraffe d’acqua da dividere a tavola! Molti giovani nemmeno sapevano che quel signore aveva giocato e vinto finali di coppe, che giocava con i più forti… Mi dispiaceva perché non avevano i “decoder” per recepire certe informazioni… Come se a un bambino di 10 anni di oggi gli parlassi di Baggio oppure Maldini…Ma io lo sapevo e ne andavo orgoglioso!
LA PILLOLA
In virtù dei suoi meriti sportivi, nonché per essere l’unico atleta di San Marino ad aver vinto una competizione confederale, nel 2004 la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (FSGC) lo nominò miglior giocatore della sua storia
Oggi 11Settembre 2018 ci rivediamo in occasione della partita San Marino Lussemburgo, valida per la National League nuova competizione FIFA che mette in palio 4 posti per l’europeo del 2020. Massimo ricopre il ruolo di Responsabile di tutte le nazionali di San Marino.
Con un tempismo perfetto arriviamo davanti al gate che immette sul vialone che porta alla tribuna centrale dello Stadio Olimpico; tra lo stupore dei presenti Massimo ci fa salire nella sua macchina e, passando davanti al campo dove ha iniziato la sua carriera, ci porta fino a dentro la “pancia” dello stadio.
Elegantissimo come mai in abito istituzionale della Nazionale, lo avevo visto solo in divisa da allenatore o in tenuta mare, ci introduce allo Stadio… Poi inizia il suo lavoro fatto di intrattenimento dirigenti FIFA e della Nazionale Lussemburghese prima e supporto morale alla squadra poi, in attesa di scendere in campo.
Noi ne approfittiamo per un rapido giro al Museo Olimpico, che si trova proprio all’interno della tribuna centrale; non fai in tempo ad entrare che comprendi subito l’importanza della storia sportiva scritta da Massimo: gigantografia sul muro stile Pelè e tanti cimeli da lui indossati o vinti! Per la piccola Repubblica di San Marino di sicuro è stato l’atleta più importante di tutti i tempi!!!
. Inni Nazionali e comincia la partita! A dire il vero il livello non è da finale di coppa del mondo, ma è normale così perché i giocatori della Nazionale di casa non sono professionisti, militano per la maggior parte nelle categorie dilettantistiche, tra serie D ed Eccellenza Regionale, con risultati dignitosi.
L’impegno non manca però, come la voglia di confrontarsi. L’emozione di giocare in stadi come Wembley o Berlino è unica per ragazzi che lavorano e conducono una vita normalissima.
Il finale è di 3-0 per gli ospiti Lussemburghesi seguiti anche da 200 tifosi eroi di viaggio in tribuna.
Rivedo Massimo a fine gara, esce dagli spogliatoi e parliamo dei suoi impegni in giro per il mondo con le varie Nazionali e dei progetti della Federazione Sammarinese di investimenti su strutture e sviluppo dei propri ragazzi, poi però deve scappare… La cena con gli organi Federali e FIFA lo attende, sarebbe stato felice di venire a cena con noi ma non può esimersi da andare…Appuntamento a breve con una cena tra noi, con più tempo a disposizione… Per ora grazie Massimo, è sempre un piacere rivederti! A presto!
LE COORDINATE DI MASSIMO BONINI
Massimo Bonini (Città di San Marino, 13 ottobre 1959) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore sammarinese di ruolo centrocampista.
Cresciuto nel settore giovanile della Juvenes del suo paese, legò il suo nome principalmente alla Juventus, squadra in cui debuttò nel campionato italiano di Serie A restandoci per otto stagioni, disputando complessivamente in maglia bianconera 192 partite e realizzando cinque reti; impiegato nel ruolo di mediano, divenne tra i pilastri della formazione allora allenata da Giovanni Trapattoni, che lo vide affiancato a centrocampisti del calibro di Marco Tardelli e Michel Platini. Coi bianconeri vinse tre titoli di campione d’Italia, una coppa nazionale e tutte le competizioni per club allora organizzate dall’Unione delle Associazioni Calcistiche Europee (UEFA) tranne la Coppa UEFA, manifestazione in cui raggiunse i quarti di finale nella stagione 1990-91 come capitano del Bologna.
In virtù dei suoi meriti sportivi, nonché per essere l’unico atleta di San Marino ad aver vinto una competizione confederale, nel 2004 la Federazione Sammarinese Giuoco Calcio (FSGC) lo nominò miglior giocatore della sua storia mentre, nello stesso anno, la Confederazione Europea lo insignì del titolo di Golden Player (Giocatore d’oro).
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3 SCUDETTI (Juventus: 1981-1982, 1983-1984, 1985-1986)
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1 CHAMPIONS LEAGUE (Juventus: 1984-1985)
- 1 COPPA INTERCONTINENTALE (Juventus: 1985)
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1 SUPERCOPPA EUROPEA (Juventus: 1984)
- 1 COPPA DELLE COPPE (Juventus: 1983-1984)
- 1 COPPA ITALIA (Juventus: 1982/1983)
- 491 PRESENZE 16 GOL NEI PROFESSIONISTI TRA CAMPIONATO E COPPE EUROPEE (296 CON LA JUVE)
- 19 PRESENZE IN NAZIONALE SAN MARINO
- 8 PRESENZE DA ALLENATORE DELLA NAZIONALE SAN MARINO