Una famiglia nel pallone, non è il titolo di un film d’azione ma l’esempio per eccellenza del talento che scorre nelle vene e trasmette la passione e il desiderio di percorrere la strada impressa nel proprio DNA.
Il cognome Torregrossa, in terra siciliana, significa dinastia di bomber! Il primo a scendere sul terreno di gioco è stato papà Lirio… Il calcio come protagonista della sua vita: prima in campo poi in panchina e ora sugli spalti a tifare per i suoi figli.
Ci incuriosisce capire come si sviluppano i rapporti, intrecciano i percorsi di Lirio, Ernesto e Raul che, partiti dallo stesso paese, in provincia di Caltanissetta, hanno percorso strade diverse che sono unite dallo stesso sogno.
“Ernesto è l’attuale capitano del Brescia, si sta consacrando nel suo primo anno di Serie A e credo abbia ancora dei margini di miglioramento importanti; Raul invece gioca nella formazione Primavera… Tutti e 3 siamo degli attaccanti o meglio… Loro lo sono, io ormai faccio il tifoso!”.
Parlaci della tua carriera
“Ricordo con grande piacere l’anno nel Licata calcio, in panchina c’era un giovane Zeman: nonostante le metodologie di allenamento dell’epoca, era un innovatore dal punto di vista del gioco. Concetti di calcio moderno molto offensivo, tanto agonismo e voglia di non mollare mai. Poi il salto nel Torino FC, dove feci un anno grandioso in Primavera, meritandomi la convocazione in prima squadra allenata allora da Radice. Iniziai poi i prestiti in giro per l’Italia dove potevo fare di più; ho commesso degli errori durante la mia carriera, ero un tipo impulsivo e battagliero in campo ma anche fuori… A Messina ad esempio dopo 2 mancate convocazioni, sbattei la porta e me ne andai. C’era Mister Franco Scoglio in panchina e nelle sue idee di calcio non c’era spazio per un giovane come me, puntava molto su calciatori esperti e aveva i suoi 11 titolari… Uno di questi era Totò Schillaci”.
LA PILLOLA
…”Non sono il tipo di padre che difende il proprio figlio sempre e comunque anzi, sono molto obiettivo e critico perché se si vuole migliorare e crescere si deve lavorare sulle cose in cui sei carente piuttosto che cullarti ed esaltarti per quello che riesci a fare……!”.
Le tue esperienze al servizio di Ernesto prima e Raul poi
“Esattamente così! Ho cercato di far capire ai miei figli il giusto modo di comportarsi, non commettendo i miei stessi errori… Loro mi hanno ascoltato anche nei momenti difficili e sono molto orgoglioso di questo. Ernesto ad esempio ha avuto pazienza, si è sempre impegnato e ha lavorato a testa bassa, oggi gioca in Serie A e oltretutto è un punto di riferimento del Brescia. Dal fallimento della Lucchese, ai prestiti in serie C, quando era sotto contratto con Udinese e Verona, senza però esplodere. La svolta l’ha avuta grazie a Cellino che lo ha acquistato e ci ha puntato: Ernesto si è trasformato grazie a quella iniezione di fiducia! Devo riconoscere che Cellino è un grande imprenditore e ottimo conoscitore di calcio, quando decide di puntare su dei giovani difficilmente sbaglia e soprattutto è un grande gestore di situazioni; non fa mai il passo più lungo della gamba, fa le cose quando può farle. Il percorso di Raul, invece, è arrivato all’ultimo step di settore giovanile; è cresciuto nell’ottimo vivaio del Perugia e dopo l’esperienza nella formazione riserve del Leganes, in Spagna, ora sta facendo bene in Primavera a Brescia”.
Da padre e allenatore ti capita di dargli consigli?
“Certo! Parliamo molto, soprattutto delle cose da migliorare; non sono quel tipo di padre che difende il proprio figlio sempre e comunque anzi, sono molto obiettivo e critico perché se si vuole migliorare e crescere si deve lavorare sulle cose in cui sei carente piuttosto che cullarti ed esaltarti per quello che riesci a fare… I complimenti? Credo che li ho fatti ad Ernesto quando ha conquistato la promozione in Serie A!”.
Di cosa vai orgoglioso?
“La cosa che mi colpisce in positivo e mi riempie di gioia è quanto tutti vogliano bene ai ragazzi; a differenza di quando giocavo io, che ero poco amato, la gente parla sempre bene di loro soprattutto a livello umano e di serietà che poi è la cosa più importante se si vuole raggiungere certi obiettivi. Non posso assolutamente dire nulla sulla loro abnegazione e professionalità; anche in vacanza curano la propria alimentazione, il proprio corpo e in campo sono sempre i primi a tirare il gruppo”.
Cosa rivedi in loro delle tue qualità
“La voglia di non mollare, l’amore e la passione per questo sport! Quando giocavo anche nelle categorie minori ero sempre l’ultimo ad alzare bandiera bianca, ho fatto del calcio la mia fonte di guadagno e quando entravo in campo pensavo anche a questo, non potevo rischiare di non portare il pane a casa!”.
Cosa fa ora Lirio?
“Per un periodo ho allenato delle formazioni dilettanti qui in Sicilia, ma da qualche anno non ci sono più le condizioni per lavorare in maniera decorosa… Oggi il mio “lavoro” è quello del nonno, che mi lascia anche il tempo per vedere le partite di Ernesto e Raul”.
Un augurio e un ringraziamento
“Sono già super contento di quello che ho, posso augurare ai miei figli di rimanere quelli che sono perché così continueranno a raccogliere successi e soddisfazioni. Ringrazio e saluto mia moglie Karina e l’altra mia figlia Dominique, che come il versante maschile della famiglia, contribuiscono e supportano le gesta dei Torregrossa!”.
E’ proprio il caso di dire… Ce l’ha nel DNA, una famiglia di attaccanti, una famiglia dedita al calcio, una bella storia con tante pagine ancora da scrivere sperando ricche di soddisfazioni da nonno Lirio, al giovane Raul passando per Ernesto, già capitano e goleador di una squadra di Serie A!
In bocca al lupo a tutti!
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LE COORDINATE DI LIRIO TORREGROSSA:
Lirio Torregrossa, Calabozo (Venezuela) 11 novembre 1967.
– 1 PRESENZA IN SERIE B
– 1 PRESENZA IN COPPA ITALIA
CARRIERA DA ALLENATORE | ||||
SANCATALDESE | SERIE D | |||
CAMPOFRANCO | PROMOZIONE | 1° POSTO | ||
2016/2017 | SC NISSA | ECCELLENZA | ||
2015/2016 | SC NISSA | RESPONSABILE TECNICO | ||
2014/2015 | GELA | PROMOZIONE | ||
2008/2009 | SANCATALDESE | PROMOZIONE | 1° POSTO | |
VALGUARNERA | PROMOZIONE | 1° POSTO | ||
CARRIERA DA GIOCATORE | ||||
STAGIONE | SQUADRA | CATEGORIA | PRES | GOAL |
1996/1997 | SANCATALDESE | SERIE D | ||
1989/1990 | JUVE STABIA | SERIE D | ||
1988/1989 | CAMPANIA | SERIE D | ||
1987/1988 | ACR MESSINA | SERIE C | ||
1986/1987 | TORINO FC | PRIMAVERA | ||
1985/1986 | LICATA | SERIE C |