ANDREA FABRI: il mio calcio Venezuelano

Si vola in Sud America per incontrare un giovane allenatore umbro che ha messo radici a Caracas, in Venezuela.

Ci sono momenti nella vita di ogni persona che devi prendere una decisione importante per il tuo futuro, momenti che sono più brevi di altri e pieni di speranze, dubbi, timori… Devi decidere se andare oppure no.

Questo è quello che è successo and Andrea che, mentre stava allenando una squadra giovanile in Umbria, ricevette una chiamata inaspettata.

“Ho sempre voluto lavorare nel calcio, per anni ho giocato nei campionati dilettantistici umbri, fino purtroppo al grave infortunio che ti segna la carriera: rottura del crociato… Avevo 26 anni”.

Inizia una nuova fase

“Aspettavo di essere operato, avevo dei dolori fortissimi, moralmente ero a terra… Oltre che giocare a calcio facevo l’operaio e sembrava che quel crac del ginocchio avesse stravolto la mia vita… Ma per fortuna un giorno mio padre mi disse: ma perché non approfitti di questo momento per studiare e provare ad iniziare ad allenare? Così feci, nel giro di pochi mesi iniziai ad allenare i pulcini e collaborare con l’allenatore della prima squadra del Campomaggio, un paese poco lontano da casa in provincia di Terni”..

LA PILLOLA

…”Ci sono momenti in cui che devi prendere una decisione unica in poco tempo. Fondamentale l’appoggio dei miei genitori che mi dissero: se è questo che vuoi fare vai! Decisi allora di licenziarmi e partire per questa esperienza che per me doveva durare poco meno di 2 mesi”.

La chiamata inaspettata

“In pochi anni arrivai ad allenare la juniores regionale a Todi e poi lavorare in altre società umbre sempre nell’ interland ternano ma fu quando avevo 34 anni mentre allenavo la U17 del Pantalla che ricevetti la chiamata di Vincenzo Conti, allenatore che avevo conosciuto nella mia esperienza a Todi. Lui lavorava da un paio di anni come vice allenatore della Nazionale femminile Venezuelana, mi disse: se non hai impegni vuoi venire a darmi una mano al “Sudamericano” con la Nazionale femminile Venezuelana U20 in Cile per un mese e mezzo? Fu un fulmine a ciel sereno, ero veramente felice per quella chiamata ma poi, avendo cambiato lavoro da poco, pensai: non posso prendere 2 mesi di ferie!!!”.

La scelta

“Ci sono momenti che devi prendere una decisione unica e avevo solo 5 giorni di tempo per dare la mia risposta. Fondamentale l’appoggio dei miei genitori che mi dissero: se è questo che vuoi fare vai! Decisi allora di licenziarmi e partire per questa esperienza che per me doveva durare poco meno di 2 mesi”.

Il Campionato sudamericano femminile U20 di calcio (noto anche come Sudamericano Femenino Sub-20) è la più importante competizione internazionale sudamericana di calcio femminile riservata alle Nazionali femminili Under-20 dei Paesi affiliati alla Confederación sudamericana de Fútbol (CONMEBOL). Ha cadenza biennale, campione in carica è il Brasile, che ha vinto tutte le edizioni fin qui disputate.

“Era il 2022 e per me fu una delle più belle esperienze della mia vita: rappresentare una Nazione, affrontare e battere l’Argentina, perdere di misura con il Brasile ed arrivare fino alla semifinale contro la Colombia fu qualcosa di unico e indimenticabile. Peccato per non essere arrivati in fondo ma anche dal punto di vista tecnico l’obbiettivo fu ampiamente raggiunto”.

Si torna a casa?

“il Sudamericano era finito, i riflettori si erano spenti sulla manifestazione e per me come da accordi presi con Vincenzo era ora di rientra in Italia; invece con tanto stupore la Federazione Venezuelana, forse galvanizzata dall’esito della spedizione in Cile, decise di propormi un contratto, il primo da professionista! Non credevo alle mie orecchie, accettai ovviamente subito e divenni per 3 anni Assistente Nazionale maggiore femminile, Assistente U17 femminile e Head Coach dell’U15 femminile”.

L’esperienza con “La Vinotinto”

“Era un mondo fantastico, strutture fantastiche, appartamento stupendo e grandi eventi all’orizzonte: infatti la concomitanza tra partite della Nazionale maggiore e la manifestazione per U20 Juego Boliviano in Colombia fece sì che andai a sostituire Vincenzo Conti. Fu una cavalcata incredibile finita in finale proprio contro la Colombia davanti a oltre 20 mila spettatori. Sono stati 3 anni intensi tra Coppa America, Sudamericano e qualificazioni ai Mondiali, si viaggiava molto in posti unici contro squadre fortissime, ho avuto il piacere di conoscere e stringere amicizia anche con lo staff della Nazionale maschile guidata da Leandro Cufrè (ex Roma) e Bocha Ferdinand Batista… Capii che la strada intrapresa era quella giusta e la scelta di lasciare il lavoro per rispondere a quella chiamata ed inseguire il mio sogno era stata già ampiamente ripagata”.

Camminare da solo

“Dopo 3 anni decisi di chiudere il capitolo Nazionale femminile e intraprendere una strada da primo allenatore nel maschile; fu così che tramite contatti creati in quel periodo e tryouts conobbi Hugo Savarese, Presidente del Deportivo Miranda FC”.

Il Deportivo Miranda Fútbol Club è una società calcistica venezuelana con sede a Caracas. Costituito nel 1948 come “Deportivo Italia F.C.”. Il club ha vinto cinque volte la Primera División Venezuelana e tre volte la Coppa de Venezuela. Il club gioca all’Estadio Olímpico de la UCV, che ha una capienza di 23.940 posti.

“Quattro Gennaio 2024, volo solo andata per Caracas, la mia nuova città la prima esperienza da Capo Allenatore nella Serie B Venezuelana: avevo per la prima volta un mio staff, un bello stadio, una tifoseria e soprattutto una squadra da modellare e portare più in alto possibile. Un salto importante, ora dovevo misurarmi in un nuovo campionato”.

Primo impatto

“Mi sono sentito subito a casa: giocatori, società tutti mi hanno accolto bene, mi sono sentito rispettato e coinvolto fin da subito. Il ritiro è stato molto positivo e avevo delle ottime sensazioni riguardo la squadra infatti al debutto in campionato abbiamo battuto subito la squadra più forte, il Maritmo FC davanti ad oltre 10 mila spettatori… E’ stato un battesimo di fuoco, la vittoria è stata un’emozione incredibile ed una grande iniezione di fiducia per il campionato che infatti è stato di altissimo livello. Siamo arrivati secondi e il sogno promozione in Serie A è svanito solamente ai calci di rigori in semifinale playoff. Ero molto amareggiato per l’esito finale ma il calcio è questo e va rispettato ma sono orgoglioso del percorso fatto e del gruppo fantastici di ragazzi che ho avuto il piacere di guidare. Ci siamo tolti tante soddisfazioni una su tutte battere in Coppa di Venezuela il Caracas per 2-1: loro fortissimi tra i top club del Paese oltre che protagonisti anche in Coppa Libertadores. A livello personale sono orgoglioso di essere arrivato nella Top 4 dei migliori allenatori del Venezuela, una bella soddisfazione!”.

Caracas, nome ufficiale Santiago de León de Caracas, è la capitale del Venezuela e si trova nella zona centro-settentrionale del Paese, a 9 chilometri dal Mare Caraibico, dal quale è separata dal parco nazionale Waraira Repano. Il fiume Guaire attraversa la città da ovest ad est. A causa dell’orografia movimentata del territorio, la sua altitudine, infatti, varia dagli 870 ai 1.043 metri sul livello del mare. L’area metropolitana di Caracas si estende su due Stati federati del Venezuela: il Distretto Capitale e lo Stato Miranda. L’area metropolitana ha una popolazione di 7.242.000 abitanti.
E la vita a Caracas?

“Mi sono trovato molto bene a Caracas, città immensa con un clima fantastico tutto l’anno; in 20 minuti si arriva al Mar dei Caraibi con scorci bellissimi, movida e relax a volontà. E’ stata tanta la gente che mi ha aiutato ad integrarmi, un popolo nobile direi e nonostante quel che si dice non mi sono mai sentito in pericolo né ho assistito a fatti di violenza. Unica nota dolente il cibo, da buon italiano mi sono trovato un po’ male sotto questo punto di vista. Li si mangia tanto pollo e riso ma i miei piatti preferiti sono l’Arepa e l’Empanada”.

Le Arepas venezuelane sono delle gustose focaccine a base di farina di mais (quindi senza glutine), ideali da farcire con ingredienti salati o dolci! Si farciscono principalmente con uova e formaggio, mentre nel oppure con ingredienti più vari e appetitosi come fagioli, verdure, avocado, tonno, pollo o carne di manzo sfilacciata, senza dimenticare le varianti dolci! Naturalmente senza glutine, l’impasto delle Arepas ha bisogno solo di pochi minuti di riposo prima di essere cotto in una semplice padella e può diventare anche un modo originale per utilizzare gli avanzi…

“Nel tempo libero ho studiato tanto il calcio Venezuelano, quando non vedevo partite me ne andavo in giro per Caracas oppure arrivavo al mare con la mia compagna venezuelana Yulia conosciuta quando lavoravo con la Nazionale”.

Momenti bui

“Chiaramente come tutte le cose non è tutto rose e fiori, lasciare il tuo Paese e la propria vita non è facile, i sacrifici sono stati e sono tanti, specie quando ero meno impegnato nel quotidiano con le Nazionali femminili; mi mancava l’Italia, gli affetti e gli amici ma era talmente forte la passione e la voglia di perseguire il sogno che riuscivo ad andare avanti e concentrarmi sui prossimi impegni calcistici. Ad essere onesto gli ultimi 6 mesi stavo pensando di mollare ma grazie al provvidenziale aiuto dei miei genitori ho continuato a lottare per non vanificare i sacrifici fatti: loro mi sono stati sempre vicino e mio padre non si perde una partita svegliandosi in piena notte e tifando come un matto per me. Anche in campo non ho persone di fiducia con cui condividere i miei stati d’animo, non ho appoggi di nessun tipo e questo un po’ mi manca perché avere al tuo fianco un collega fidato anche per uno scambio di opinioni ed emozioni e condividere con qualcuno quelle sensazioni uniche che solo il calcio riesce a darti”.

Il consiglio di Andrea ai giovani allenatori

“La determinazione unita alla grande passione sono alla base di tutto, poi ci vuole coraggio e un pizzico di follia per accettare certe sfide rivoluzionando la propria vita. Poi quando si va all’estero il segreto è quello di adattare le proprie conoscenze ed esperienze ad un nuovo ambiente e una nuova cultura in cui calarsi in tutto e per tutto”.

Andrea e il futuro

“Ho rinnovato con il Deportivo Miranda, la stagione inizierà a Febbraio 2025; sarà molto difficile ripetersi ma riparto con lo stesso entusiasmo darò tutto me stesso per continuare a stupire e stupirmi. Vorrei poi arrivare in club importante in Sud America o nel mondo in generale, giocando partite internazionali come la Coppa Libertadores o altro. Ma non ho fretta, so che non devo fare il passo più lungo della gamba e che devo continuare a fare esperienza sia come allenatore che come persona… Il mio percorso è solo all’inizio!”.

Andrea continuerà a tentare la sua ascesa in Venezuela, senza mai dimenticare che solo pochi anni prima allenava in campi polverosi e bui, determinazione e passione per alimentare il suo sogno e per continuare una storia che è tutta ancora da scrivere… Buena Suerte Andrea!
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LE COORDINATE DI ANDREA FABRI:

Andrea Fabri, Terni  18 Novembre 1986 è un allenatore di calcio UEFA B.

STAGIONE

CLUB LUOGO RUOLO
2008/2010 CAMPOMAGGIO ITALIA PULCINI + ASSIST. 1°SQUADRA
2011/2012 CAMPOMAGGIO ITALIA ESORDIENTI
2013 ACCADEMIA CSLCIO ERNI ITALIA ESORDIENTI
2014 TODI CALCIO ITALIA JUNIORES A1
2015 TODI CALCIO ITALIA JUNIORES A1 + ASSIST. 1° SQUADRA
2016 MASSA MARTANA ITALIA ASSIST. 1° SQUADRA
2017 NARNESE CALCIO ITALIA GIOVANISSIMI A1
2018 NARNESE CALCIO ITALIA GIOVANISSIMI + RESP. TECNICO
2019/2021 COLLEPEPE – PANTALLA ITALIA ALLIEVI + RESP. TECNICO
2021/2023 NAZIONALE VENEZUELA WOMEN VENEZUELA ASSIST. TECNICO + ALL U15
2024 DEPORTIVO MIRANDA FC VENEZUELA ALLENATORE 1° SQUADRA
2025 DEPORTIVO MIRANDA FC VENEZUELA

ALLNATORE 1° SQUADRA

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